volontario risponde al telefono 1-1-2

Perchè l’1-1-2 e non il 112?

soccorritore al telefono 1-1-2

Già con l’1-1-8 qualche volta si è sentito dire uno strano uno-uno-otto, al posto di un più ovvio centodiciotto. Adesso con l’1-1-2 abbiamo l’uno-uno-due, invece di uno scontatissimo centododici.
La cosa potrà suonare quantomeno strana… ma perché?

I numeri unici di emergenza sono servizi destinati alla popolazione per la comunicazione di situazioni, come si diceva, di emergenza e la loro missione è essere raggiungibili in qualsiasi momento, nel minor tempo possibile e soprattutto a chiunque ne abbia la necessità, anche ai bambini che, magari, sapendo contare solo fino a dieci, potrebbero non sapere che razza di numero è il 112, come si pronuncia e come si scrive.

E allora chiamandolo 1-1-2 anche per loro diventa tutto più facile. Anche sapere come comporlo al telefono e chiamare aiuto in caso di necessità.

Il Gruppo Podistico

podisti della Fratellanza durante una garaCorreva l’anno 1976. Un anno dopo la fondazione della Fratellanza Popolare, un gruppo di soci chiedeva al Consiglio il permesso di formare un gruppo podistico con l’intento di creare (Cit.) “una forma di richiamo per giovani e meno giovani dando modo a chi frequenta di rendersi conto di quanto sia utile e necessaria l’opera di volontariato”.

Passò un anno da quel giorno, passato a organizzare una struttura e a fare le prime gare. Oltre ad avvicinare tante persone alla corsa, il gruppo riuscì a stringersi intorno anche chi non correva, ma magari camminava, andando a sviluppare anche un certo spirito di condivisione e Fratellanza.
Fu a quel punto che si sentì la necessità di realizzare un qualcosa in più. Un qualcosa che rappresentasse il gruppo e che lo rendesse più visibile.
Si pensò così ad una competizione nel territorio, che in quel momento non aveva nessun gruppo podistico.
Nacque così, la prima corsa del Gruppo Podistico, dedicata alla memoria di Benito Sasi, grassinese e fondatore della UISP, che era ai tempi da poco scomparso.
Si trattava di un percorso competitivo di circa 17Km, che partiva da uno dei due circoli del paese ed arrivava nell’altro. Seguiranno in maniera ininterrotta altre edizioni della manifestazione, che arriveranno fino ai giorni di oggi, con un percorso competitivo variato negli anni, ma comunque simile all’originale.
Mentre gli atleti del gruppo si distinguevano correndo nelle gare più o meno blasonate in tutti gli angoli del mondo, il gruppo si distingueva anche per opere di solidarietà, tra le quali si ricorda una staffetta di 12 ore per la raccolta di denaro volta all’acquisto di un’auto attrezzata per una ragazza disabile del nostro Comune, oppure anche a manifestazioni come la staffetta della pace e dell’amicizia Firenze-Parigi in collaborazione con i gruppi delle case di San Romolo, della Fonte e il supporto del Comune di Bagno a Ripoli.
Agli albori degli anni ’90, con l’avvio del progetto “Europa unita”,  le iniziative di solidarietà prendono un respiro ancora più internazionale.
Tra le altre si ricorda la staffetta Firenze-Bruxelles, corsa insieme a podisti internazionali, oppure la Roma-Firenze per promuovere il pensiero europeo

La Fratellanza Popolare di Grassina e San Vito dei Normanni

Ambulanza San Vito dei Normanni e Volontari della Fratellanza Popolare di Grassina

C’è un filo che collega Grassina e San Vito dei Normanni.
Francesco Sardelli, un giovane Sanvitese che aveva prestato servizio presso la Fratellanza Popolare di Grassina, raccontò ai suoi concittadini la sua esperienza Grassinese e li esortò a dar vita ad una associazione simile.

Nacque così, nel 1984 la Fratellanza Popolare San Vito dei Normanni, alla cui inaugurazione partecipò anche  la Fratellanza Popolare di Grassina, portando in dono un’Ambulanza che consentì di iniziare l’opera di solidarietà in quel paese.
Il significato della croce d’oro al centro del logo Fratellanza Popolare San Vito dei Normanni, è proprio quello di ricordare il rapporto di stima ed affetto che lega le due associazioni.

Prima del 118…

caricamento in ambulanza anni 70Capita che durante un servizio il giovane volontario chieda a un veterano: “Ma come funzionava prima dell’avvento del 118?”

“Beh… Chi era sul posto chiamava chi conosceva. Ad esempio: su un incidente, poteva capitare che fossero anche in tre a chiamare il soccorso e magari succedeva che venivano chiamate tre associazioni diverse.
A volte, quando si arrivava sul posto, se si arrivava tutti assieme, non era per niente facile coordinarsi…”

La nuova sede e il sismo isolamento

Dopo aver vissuto per anni senza una sede propria, una volta acquisito il terreno per la nuova sede, una accurata valutazione delle ipotesi costruttive portò a progettare la sede con caratteristiche ai tempi e anche a tutt’oggi innovative: come il sistema di “sismo isolamento”, un sistema di isolamento sismico interamente affidato a dispositivi di scorrimento in acciaio-teflon e dissipatori fluido-viscosi a matrice siliconica, che da anni permette alla sede di flottare in libertà e in tutta sicurezza, anche alle minime scosse telluriche.

Il terremoto in Friuli

camion in partenza per supporto al terromoto in Friuli

Correva l’anno 1976, quando la Fratellanza Popolare, in un Friuli colpito da un terribile sisma, oltre a inviare volontari che collaborarono con la popolazione, offrì un capannone che sarebbe stato poi destinato a ospitare degli alunni di una scuola distrutta e un intero camion di acqua per le prime necessità.

…Prima della Fratellanza

Nel 1909 dalla Società di Mutuo Soccorso la Filarmonica nasce “La Società La Croce d’Oro”, ispirata ai valori della solidarietà e non della carità, fratellanza non come fine ma come mezzo di sviluppo sociale che avvia l’attività organizzando il soccorso a feriti ed ammalati.

Con l’ascesa del regime fascista, con un Decreto Regio, Vittorio Emanuele III scioglie tutte le Pubbliche Assistenze prive di riconoscimento giuridico conferendone tutto il patrimonio alla Croce Rossa Italiana. La Società La Croce D’Oro chiude.

Dopo il passaggio della guerra, le Pubbliche Assistenze riaprono in tutta Italia con un grande ruolo di socializzazione, nel Novembre del 1947 apre anche a Grassina la “Croce d’Oro”, ma erogherà servizi per quasi 30 anni solo attraverso convenzioni con la Misericordia di Firenze.

Le donne autista

Donna alla guida di una AmbulanzaOggi è una cosa normale vedere una donna alla guida di un mezzo di soccorso, ma all’inizio degli anni ’80 non era così.
Marta Bencini, Susanna Franchi, Nadia Orsini e Gigliola Turchi furono le prime Donne autista.
Un giorno, una di esse guidava l’Ambulanza chiamata per soccorrere un cacciatore colpito da malore in aperta campagna.
Arrivati sul posto, alla vista della Donna alla guida dell’Ambulanza i colleghi del cacciatore esclamarono: “Sei stato proprio sfortunato oggi! Oltre all’incidente ti è capitato anche una donna autista!!”

La sezione Protezione Civile

Gruppo all'esercitazione Protezione Civile Impruneta Anno 1994Nata già in forma autonoma nel 1980 come gruppo CB, la sezione Protezione Civile della FPG prende forma nel 1985.
Dopo un inizio non completamente organizzato, il gruppo nel corso degli anni è cresciuto grazie a una grande attenzione alla formazione e all’acquisto di mezzi speciali.
Oltre agli interventi nel territorio di casa, la Protezione Civile FPG si è distinta più di una volta per interventi fuori dal proprio territorio in caso di calamità.

1975: La nascita

Gruppo di Volontari accanto all'Ambulanza n°1

Nel 1972 un giovane macellaio grassinese si ferisce gravemente ad una gamba. L’ambulanza impiega molto tempo ad arrivare da Firenze. I medici in ospedale sono costretti ad amputare l’arto.
Alcuni Grassinesi indignati, si rivolgono alla Fratellanza Militare di Firenze che apre un distaccamento con un’ambulanza a Grassina.
Dopo poco tempo i Volontari del distaccamento, sentono la necessità di rendersi autonomi ed indipendenti dalla sede di Santa Maria Novella.
Grazie ad una complessa operazione  di fusione della storica Croce d’Oro, con le nuove energie dei Volontari del Distaccamento di Grassina della Fratellanza Militare di Firenze nel 1975, si decide di dar vita a un’unica nuova Associazione di Pubblica Assistenza: la Fratellanza Popolare e Croce d’Oro Grassina.